Carta Tabacco
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Media con parete attrezzata
7 agosto 2004
Alpi Giulie — Gruppo Montasio
C.A.I. 622 A.V.A.T.
Piani del Montasio (ampio parcheggio) - 1502 m slm
Cima Jof di Montasio - 2753 m slm
4h salita, 2h discesa
Difficoltà
Periodo
Sentieri
Partenza
Arrivo
Percorrenza
Monti
Andrea, Fabrizio, Paolo (con una “spina” nei cuori per l’assenza di Franco)
1250 m
Dislivello max
Parcheggiata la vettura sull’ ampio piazzale sui Piani del Montasio (5 min. da Sella Nevea),
si prende il Sentiero C.A.I. 622 verso il Rifugio G. di Brazzà che si raggiunge dopo pochi minuti di cammino.
Da qui già il paesaggio è stupendo avendo a nord l’intero gruppo del Montasio e a sud quello del Canin e tutto il verde altopiano con le sue casere dove per altro si trova l’autentico formaggio.
Poco sopra il rifugio si arriva ad un bivio con una tabella che indica a destra il sentiero per la Cima di Terrarossa a sinistra per lo Jof di Montasio .
Il sentiero percorre trasversalmente e in lieve pendenza, gran parte dell’ altopiano in mezzo a prati verdi e piccole rocce dove pascolano gruppi di bovini che con gli sguardi accompagnano gli escursionisti.
Il sentiero sale con un lungo tornante e con buona pendenza fino alla Forca dei Disteis (2241m slm) quindi si prende a destra verso il ghiaione sotto le pareti rocciose della montagna.
Superato il ghiaione si arriva alla base delle rocce; su una di queste vi è una freccia rossa che indica la prosecuzione del sentiero.
Dopo circa mezz’ora il sentiero comincia a salire di quota e qui è facile imbattersi in piccole colonie di marmotte che annunciano la loro presenza con i caratteristici fischi di allarme.
Da questo punto esso diventa più impegnativo, in quanto sale di quota attraverso rocce e canaloni dove a volte è necessario aiutarsi con le mani per superare degli ostacoli.
In questo tratto i segni sono piuttosto vecchi e sbiaditi e bisogna fare più attenzione per non sbagliare la direzione.
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Pensiero con dedica a Franco
Testi “Fabrix”
Web e fotografie “PaMa”