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Carta Tabacco

20

13 febbriaio 2005

Prealpi Carniche

C.A.I. 839

Carozzabile - 790 m slm

Monte San Simeone - 1505 m slm

3 ore salita — 2 ore discesa

Percorso innevato

Difficoltà

Periodo

Sentieri

Partenza

Arrivo

Percorrenza

Monti

Andrea, Fabrizio, Paolo

700 m

Dislivello max

Bassa

Noi proseguiamo lungo la carrozzabile che attraversa il Plan dai Purcei, la neve qui e un po’ più alta ma ben compatta e il passo e agevole, fino a raggiungere l’attacco del sentiero che porta alla vera cima del monte. La traccia si inerpica per un pendio boscoso lungo dei piccoli colatoi tra i grossi alberi. Il paesaggio è molto suggestivo grazie alla neve che comincia ad essere abbondante man mano che si sale di quota.

Passato il paese di Bordano si segue la carrozzabile che porta alle pendici del Monte S. Simeone. Parcheggiamo l’auto su piccolo spiazzo lungo un tornante e proseguiamo a piedi, a questo punto si può procedere sia per il sentiero, che taglia alcuni tratti della carrozzabile,

oppure seguire la stessa carrozzabile fino a vasto pianoro sotto la sommità del monte. Alternando i due percorsi leggermente ricoperti da una lieve nevicata notturna (10 cm di neve) raggiungiamo il pianoro da dove la bella giornata ci apre la visuale sulle vallate circostanti e sui monti verso occidente.

La facilità del percorso, (sul pianoro si arriva anche in machina) rende questa escursione adatta a tutti quelli che desiderano passare una giornata in mezzo alla natura, ma senza “mal di gambe”.

Vi sono numerose costruzioni atte a case vacanze sul piccolo altopiano alcune in invidiabili posizioni “strategiche” per quanto riguarda la visuale.

Si procede su di un manto ben compatto senza sprofondare seguendo il percorso un po’ ad occhio visto che i segni del sentiero non sono visibili, ma in breve (o quasi..) raggiungiamo la cresta un po’ più a destra della cima e da lì attraverso il bosco raggiungiamo la vetta.

La fatica come al solito viene ampiamente ripagata dallo spettacolo delle montagne innevate davanti a noi che si perdono fino all’orizzonte verso nord, est e ovest, e a sud la pianura in parte sotto le nubi.

Appena sotto la vetta vi è un piccolo complesso di antenne e cabine con strumenti probabilmente per monitorare i fenomeni meteorologici, io ci avrei messo anche un bivacco.

Dopo la tradizionale sosta arriva il momento della discesa che in ogni caso segue il percorso della salita ma con meno neve, almeno dal pianoro in giù: il sole della mattinata l’aveva già sciolta.