Testi “Fabrix”
Web e fotografie “PaMa”
Carta Tabacco
18
13 marzo 2005
Alpi Carniche Orientali
C.A.I. 504
Passo pramollo - 1528 m slm
C.ra For - 1614 m slm
2 ore salita — 1 ora 1/2 discesa
Percorso innevato
Difficoltà
Periodo
Sentieri
Partenza
Arrivo
Percorrenza
Monti
Andrea, Fabrizio, Laura, Paolo
86 m
Dislivello max
Bassa
Questa facile escursione con partenza dalla notissima meta sciistica, permette a chiunque di cimentarsi, a condizione di trovare la giornata ideale come clima e condizioni di innevamento, su di un percorso molto bello e panoramico reso ancora più “magico” dalla neve abbondante.
Si parcheggia la vettura presso il ristorante “Al Forcello”, quota 1528 slm e si imbocca la carrareccia subito dietro l’edificio. La giornata è quella “giusta”, la neve abbondante e il cielo limpido sono di ottimo auspicio per una bella giornata in montagna.
Il percorso segue parallelo la cresta montuosa che dal Passo Pramollo passa per il Monte Auernig al Carnizza, fino al Monte Corona a nord, mentre a sud-est troneggia il Monte Cavallo con le Crete di Pricot e i due Malvueric che dominano la stretta vallata del Rio Bombaso, anche se poi lo sguardo spazia dal Tarvisiano alle Giulie fino alle prealpi.
Una stretta traccia di neve battuta consente di procedere senza ciaspe a patto di non sconfinare sul manto non battuto, pena lo sprofondamento fino alla coscia e anche oltre. La vegetazione di abeti non è molto fitta e viene intervallata da ampie radure che aprono la vista a distese di neve immacolata che ricordano paesaggi da fiaba, scintillanti di milioni di cristalli di ghiaccio che ricoprono ogni cosa provocando un effetto quasi ipnotico.
Arriviamo a C.ra Auernig, le sue graziose costruzioni sembrano emergere da un mare bianchissimo, che pare stringere nella sua morsa anche il tempo, la neve arriva quasi ai tetti delle piccole case, il paesaggio e semplicemente fantastico. Il tracciato prosegue con facilità, alternando ancora macchie boschive a radure assolate, circondati dalle belle cime della Carnia anch’esse imbiancate.
Avanziamo con tranquillità per goderci interamente lo spettacolo della natura che ci circonda oltre al fatto che la traccia con i suoi brevi saliscendi non impegna dal punto di vista fisico. Si va avanti cosi fino ad un breve pendio che arriva a C.ra For, un altro
bellissimo sito che apre sulla vallata sottostante, la traccia battuta si interrompe e l’ultimo centinaio di metri diventa più difficoltoso da percorrere senza affondare profondamente nella neve. Questo purtroppo preclude il raggiungimento della cima del Monte Corona, ma non è un problema, una giornata cosi non capita spesso e bisogna anche sapersi accontentare.