Testi “Andrea G.”
Web e fotografie “PaMa”
Carta Tabacco
02
22 maggio 2005
Prealpi Carniche
Tiziana Weiss C.A.I. 215-233
Passo del Pura
Strada Forestale - 1386 m slm
P.ta dell’Uccel - 1983 m slm
3 ore salita — 2 ore discesa
Percorso in alcuni punti innevato
Difficoltà
Periodo
Sentieri
Partenza
Arrivo
Percorrenza
Monti
Andrea G., Laura, Paola, Paolo
597 m slm
Dislivello max
Medio Bassa
E’ nella parte alta di questo tratto, che la presenza di neve ha reso insidioso l’attraversamento di alcuni pendii ma tutti se la sono cavata egregiamente; una nota di merito và fatta a Paola che con questa prova ha dimostrato di essere già pronta per escursioni più impegnative. Brava!
Da questo punto si raggiunge in breve il pianoro della Casera Tintina e quindi per la strada forestale percorsa all’andata, si fa ritorno alla macchina.
Questo percorso, senza difficoltà e dislivelli di rilievo, è molto piacevole e adatto a chi si è avvicinato da poco alla montagna; per i più esperti, è senz’altro interessante aggiungere all’escursione anche la salita al Monte Tinisa la cui cuspide sommitale si può risalire per la via normale dal Malpasso di Tinisa.
Il ritrovo è per le otto a casa di Paolo e Laura; oggi la comitiva sarà a ranghi ridotti per le assenze, dovute ad impegni, di alcuni membri del gruppo.
Tutto questo, però, non ha scoraggiato Laura, Paola, Paolo e Andrea che puntuali si sono presentati all’appuntamento.
Decidiamo di percorrere il sentiero naturalistico Tiziana Weiss alle pendici del monte Tinisa: si parte!
La strada forestale, all’inizio della quale è stato ricavato un largo piazzale per parcheggio, ha tuttora lavori di sistemazione in corso e, con un percorso a pendenza variabile, ci fa guadagnare i primi 100 metri di dislivello fino al pianoro dove è situata la casera Tintina.
Affacciandoci al pianoro, uscendo dal bosco, abbiamo davanti a noi lo splendido anfiteatro costituito dai contrafforti settentrionali del monte Tinisa sulla sinistra, e la cresta della Punta dell’Uccel più verso destra che fanno da cornice al verde pascolo della casera.
Da qui parte il sentiero naturalistico intitolato a Tiziana Weiss, (forte alpinista triestina morta in montagna nel 1978), che con un percorso ad anello ci riporterà nuovamente ai pascoli della casera Tintina.
Il senso di percorrenza da noi scelto è inverso rispetto al tradizionale, per evitare lo strappo in salita fino al Malpasso di Tinisa vista anche la probabile presenza di neve in quota.
Risaliamo lungo sentiero Tinisa (segnavie 215) e con ampie svolte raggiungiamo un’ampia insellatura da cui, piegando a sinistra, proseguiamo per un bel crestone boscoso fino allo sbocco sulla Forca di Montòf.
Questo punto è riconoscibile per un “segnacime” che permette di individuare tutti i monti che fanno da corona al vasto panorama visibile a 360°.
Il sentiero si porta poi più decisamente sul versante meridionale e dopo avere attraversato un ripido pendio erboso, aggira un costone roccioso e si immette nel vallone detritico sul versante meridionale del monte Tinisa; lo risaliamo prima per un ripido pendio erboso, poi per un ghiaione con grossi massi fino al Malpasso di Tinisa.
Qui ha inizio la discesa; si supera una breve cengia esposta il cui passaggio è agevolato da un cavo, e quindi attraversate le rampe detritiche alla base delle pareti rocciose, ci si porta per ripido sentiero tra fitti mughi, alla base della morena dove il sentiero si addentra nel bosco.
E’ qui che incontriamo la simpatica FRANCESCA che, tutta sola, è salita fin qui dal Lago di Sauris e che ci accompagnerà per un buon tratto del percorso.
Da questo punto prendiamo sulla sinistra il sentiero (segnavie 233) che risale un costone ghiaioso e porta sulla cresta erbosa culminante con la Punta dell’Uccel dove ci fermiamo per la foto di rito.
In poco più di un’ora siamo al Passo del Pura, un dolce pianoro erboso circondato dai boschi dove, poco oltre, c’è il Rif. Tita Piaz; lo superiamo e scendendo verso il lago di Sauris, dopo un paio di tornanti, incontriamo sulla sinistra la strada forestale che porta alla casera Tintina: questo è il nostro punto di partenza.
Con l’entusiasmo che c’è ogni volta prima di
cominciare, facciamo velocemente i consueti preparativi
e ci mettiamo in marcia.