CASERA VAL COLLINA
Testo di "Fabrix" - Web/Foto "PaMa"
Monti: |
Alpi Carniche Centrali |
Partenza: |
Strada per P.sso Monte Croce Carnico- 1180 m slm |
Carta Tabacco: |
09 |
Arrivo: |
Casera Val di Collina - 1445 m slm |
Sentieri: |
C.A.I. 161-148 |
Dislivello
max: |
265 m |
Difficoltà |
Bassa |
Note
percorrenza: |
2 ore salita - 1 ora discesa - (Percorso innevato) |
Periodo: |
19 marzo 2006 |
Partecipanti: |
Andrea, Armando, Fabrizio, Gigi,, Paola |
La Val Grande in inverno offre molti spunti per escursioni con le ciaspe, in un ambiente che si rende spettacolare proprio nella stagione fredda.
Incominciamo la nostra escursione dalla casa cantoniera sulla strada per il Passo Monte Croce Carnico e da qui con una breve discesa raggiungiamo sulla destra la Strada Romana.
Ci si immerge subito in un paesaggio innevato molto affascinante, la giornata è perfetta, il manto nevoso alto e compatto rende comoda la progressione con le ciaspe. Con leggera pendenza ci addentriamo su strada forestale in un bel bosco di abeti altissimi, la vista spazia gran parte del Canale S. Pietro fino a Paluzza che si intravede in lontananza.
La Creta di Timau domina sopra la vallata bianca e illuminata dal sole.
Il percorso rimane agevole tra il bosco fitto con alcuni dolci saliscendi che ci accompagnano quasi sotto le rocce che degradano dalla Creta di Collina di cui vediamo la grande cupola sommitale.
In un paesaggio magico procediamo ora in salita per sormontare
un ampio canalone e quindi, portandoci sulla sinistra, guadagnare un falso piano largo e aperto sul Monte Terzo ed il gruppo che va dal Cimone di Crasulina fino al Crostis.
Arriviamo alla Casera sotto il sole e abbagliati dal riverbero della neve, sembra di essere in una cartolina.
I pascoli e le cime imbiancate sono uno spettacolo e ci sentiamo dei privilegiati ad essere lì in quel momento. Dopo una sosta contemplativa decidiamo di proseguire seguendo il sentiero 148 che aggirando un pendio a mezza costa ci porta alla Casera Plotta da dove speriamo di vedere il Rif. Marinelli e il Coglians.
Lungo il sentiero alcune scariche di neve ostruiscono il passaggio, ma le oltrepassiamo tenendo d’occhio il pendio sopra di noi.
Qualche scivolone ci fa capire che la neve si sta ammorbidendo per effetto del calore solare, infine una vera valanga ci sbarra la strada proprio in vista della casera, torniamo sui nostri passi.
Una seconda sosta alla Casera Val di Collina non è certo un peccato e mentre la rivediamo alla fine del pendio penso a questi “montanari “ e come si sapevano scegliere i posti dove vivere…