Sella BIELIGA - Malga di San LEOPOLDO
Testo/Web di "Fabrix" - Foto di "PaMa"

Monti:
Alpi Giulie Orientali
Partenza:
Chiout - Val Dogna 838 m slm
Carta Tabacco:
18
Arrivo:
Malga di San Leopoldo - 1565 m slm
Sentieri:
CAI 601-603
Dislivello max:
727 m
Difficoltà
Bassa
Note percorrenza:
3h andata - 1,5h ritorno
Periodo:
06 gennaio 2012

Partecipanti:
Andrea, Laura, Fabrizio, Nada, Franco, Marco e Paolo

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Sella Bieliga ..... un punto di vista.



Finalmente  ci siamo , il 6 gennaio  ormai è quasi un rito che lo si passi in montagna lontani dai consueti vortici del quotidiano.


Scegliamo
Sella Bieliga, raggiungibile da quel pertugio che si insinua tra le Giulie che è la Val Dogna, questa è la sua stagione più fredda, più buia, più sola, ........andiamo a farle visita.









Raggiungiamo  le casette di
Chiout al mattino, la notte passata ha spruzzato un sottile lenzuolo bianco sulla strada , parcheggiamo in “centro” .






Si parte subito imboccando la stradina forestale a pochi passi da noi che sale a sinistra della valle, poco freddo,  poca neve, ma fondo ghiacciato che aiuta a risvegliarci un attimo dai tepori  festivi .





Si sale in bosco  docilmente chiaccherando del più o meno , ci si ritrova di rado per la montagna  ormai, tutti quanti insieme.......… impegni , impegni , impegni, ....... oggi no.










La giornata è bellissima, il sole si sta facendo strada.

Sopra il Zuc dal Bor, si vede chiaramente vento in quota, ...... rischio valanghe "3" sulle Giulie, ...... noi saliamo commentando manovre fiscali, ...   in leggerezza .
















La neve gradualmente aumenta  sotto gli scarponi, terrazzi panoramici si alternano ai tornanti immersi nel bosco, il sole scopre le cime intorno: Zuc dal Bor, Jof di Dogna, ...................................







...................
Cimone, Due Pizzi e ....... il Montasio il nostro preferito con il versante a Nord Ovest....... il più bello....





















Si sale di quota, ma l’alta tecnologia che ci portiamo al polso  non ci sa dire di quanto, fortunatamente la sempre umile, ma  onesta  Tabacco al seguito,  ripaga la curiosità con un 1345 metri … senza indugi.











Si procede in tranquillità, rilassati, abbiamo messo le ciaspe che agevolano sulla neve fresca , saliamo verso il prossimo dipinto invernale in questa continua galleria di immagini reali.
























Arriviamo al bivio sentiero 649 –
Sella Bieliga, ...............












...............................ci lasciamo sulla sinistra la
Malga Bieliga per entrare direttamente nella larga conca della sella, il vento si fa più convincente alzando polvere di neve e disegnando piccole dune come su una spiaggia tropicale, ..... il posto è bellissimo e lo attraversiamo lentamente in tutta la sua lunghezza fermandoci spesso a guardarci intorno con una panoramica a 360°.












Si, qui d’estate ci vieni volentieri con le famiglie, ma d’inverno , adesso , ci vieni con quei pochi che sanno capire o anche da solo con te stesso o con un amico speciale, ........   come ha fatto
Bill che scorazza nella neve  saltando pieno di felicità, rotolandosi, scherzando volentieri con tutti.

Bill è un lupacchiotto di un anno e mezzo che si stà godendo la giornata, con il suo "padrone", come pochi sanno fare.










































 










Non abbiamo finito, vogliamo arrivare alla
Malga di S. Leopoldo per completare la camminata e mangiare qualcosa magari seduti e possibilmente riparati.







Adesso la neve arriva poco sotto il ginocchio e anche le ciaspe affondano trascinandosi la neve fresca, è un po’ faticoso ma la tabella sulla sella segnava 30 minuti quindi non sarà un grande sforzo.

















La Malga è un balcone con vista, ....... boschi, cime, immagini regalate in un luogo quasi abbandonato.
L'ingresso è chiuso con un grosso lucchetto, ma la legnaia è aperta, due panche e la base di un tronco diventano un’accogliente sala da pranzo, preferiamo non accendere il fuoco visto che dovremmo farlo fuori nella neve,  non ci fermeremo tanto, il freddo incalza.




Il ritorno è ancora una carrellata di immagini invernali con primo attore il
Montasio, al sole del tardo pomeriggio,  un grandioso castello di roccia con torri, guglie, bastioni e fossati che si svela nella sua bellezza architettonica da questo nuovo e unico ….. punto di vista.

« Se vai nelle Giulie, ovunque lo vedrai è il più bello, il più maestoso, lo Jôf di Montasio, il re delle Giulie.

Ovunque dalla Val Dogna, dalla Saisera e da Nevea lo vedrai come un re dominar.

Ascolta! Senti questi canti? Questi canti sono un inno, sono un inno alla Montagna alle Giulie, al Montasio »